Francesco Totti. Dal pallone….Al mattone

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Vedremo mai nella sitcom di cui da tempo si parlava. Ilary Blasi ha chiuso definitivamente le porte a una possibile Casa Totti, in stile Sandra Mondaini e Raimondo Vianello. Non si farà. O meglio: l’idea non è mai stata nemmeno presa in considerazione. «È una leggenda metropolitana », ha spiegato la showgirl. «Non solo non se ne è mai parlato seriamente, ma Francesco non accetterebbe. La tivù non è il suo lavoro». Peccato, perché la coppia sembrava avere le carte in regola per divertire il pubblico, così come già accaduto in passato durante una lunga serie di spot per una nota compagnia telefonica. Lui nei panni del finto tonto e lei che lo sgrida ridendoci sopra, perché con i “puponi” c’è poco da arrabbiarsi. Ed è sempre stato così tra loro: Francesco ride e scherza, Ilary è pronta a fargli da spalla. A giugno festeggeranno nove anni di matrimonio e un’intesa che, nonostante ogni tanto venga messa in dubbio dai soliti pettegolezzi, non solo è più viva che mai, ma fa avere loro le idee chiare su come affrontare gli anni che verranno, quando il capitano della Roma appenderà al chiodo le scarpe da calcio. Sicuramente il campione avrà un ruolo in società, magari come uomo immagine del club. In fondo chi se non lui, dopo vent’anni con la maglia giallorossa addosso – venticinque, se contiamo anche il periodo delle giovanili – e oltre 230 gol realizzati in serie A, merita un ruolo tanto prestigioso? Ma Francesco sta facendo di più. Invece di puntare a un progetto comune sul piccolo schermo, lui e la moglie hanno dimostrato di essere interessati a costruire un solido futuro per i due figli, Cristian e Chanel. Una recente inchiesta de II Sole 24 Ore ha mostrato l’altra faccia dei Totti, quella legata agli affari, che si sono rivelati attivissimi nel settore del “mattone”. La holding del gruppo si chiama Numberten (in italiano “numero dieci”, in onore al numero portato dal capitano) ed è di proprietà del giocatore e del fratello Riccardo, che la segue in prima persona: si occupa dei diritti d’immagine di sportivi, ha attività nell’organizzazione di eventi e possiede partecipazioni in società con interessi anche nel settore immobiliare. Insomma, a dispetto delle risate e delle battute in tivù, Totti e consorte fanno sul serio. Se a questo aggiungiamo le varie sponsorizzazioni e i super ingaggi, il giro d’affari della coppia è da decine di milioni di euro. E l’ennesima dimostrazione di quanto Francesco e Ilary formino una squadra che punta tutto sulla concretezza. Alla “bella vita”, fatta di lusso e sperpero, loro preferiscono una gestione oculata del patrimonio. Una scelta in linea con il loro modo di vivere, da sempre poco incline alla mondanità. Seppure corteggiatissimi da eventi e party di ogni genere, la showgirl e il marito hanno sempre messo la famiglia al primo posto. Se crescendo Cristian non dovesse avere il talento calcistico del papà e Chanel, anziché diventare una primadonna dello spettacolo come la mamma, decidesse di inseguire il sogno attuale di fare la veterinaria, si troveranno comunque la strada già spianata dalle scelte meticolose dei genitori che per loro stravedono. Appena è libero dagli impegni sul campo, Francesco sta solo con i suoi due figli. E lo stesso vale per Ilary, che ha organizzato le sue giornate in modo da essere una madre sempre molto presente. Quando, una volta alla settimana, è a Milano per lavoro, ai bambini ci pensa il papà; il resto del tempo, però, la soubrette romana lo trascorre con loro, all’insegna di una vita normalissima, quasi banale. Ilary ha confessato di indossare sempre tute da ginnastica o comunque abiti lontani da quelli supersexy (quando non azzardati) che usa per le conduzioni del suo programma su Italia 1. E ha raccontato che, come una qualunque donna di casa, si ritrova a organizzare la merenda per i compagni di classe di Cristian e Chanel, che passano il pomeriggio a casa loro. «Sono amica delle altre mamme», ha rivelato la Blasi a Il Messaggero. «La popolarità incide pochissimo sulla nostra quotidianità. I miei figli sanno di essere privilegiati, ma voglio che imparino che la vera e più grande fortuna che hanno è il sostegno di genitori presenti e uniti».