“Ciro assalì De Santis prima degli spari”, la testimonianza inedita di un tifoso del Napoli

14 Sett. – Un ragazzo con lo zainetto che rincorre De Santis e gli salta addosso lo fa cadere mentre corre nel vialetto e poi, dopo gli spari, viene portato via ferito. È una testimonianza inedita quella che spunta fra le oltre 600 pagine di perizia del Racis: per i periti quel ragazzo sarebbe Ciro Esposito, il 29enne di Scampia morto dopo essere stato colpito dai proiettili esplosi lo scorso 3 maggio, prima della finale di Coppa Italia. Il racconto, fornito da una guardia giurata che si trovava a bordo del pullman dei supporter del Napoli preso d’assalto da De Santis a colpi di fumogeno. Le dichiarazioni sono inserite dai tecnici della scientifica dei carabinieri fra le testimonianze utilizzate per ricostruire gli attimi in cui ha perso la vita Ciro. Il testimone è l’unico a riferire del particolare. Altre persone presenti sul posto raccontano, invece, tutta un’altra storia: di aver visto “Gastone” correre e di aver udito gli spari prima che i tifosi del Napoli lo raggiungessero.

“La persona che ci aveva tirato i petardi, voltandosi verso la stradina da dove era venuto, cercò quindi di guadagnare una via di fuga ma la sua corsa era particolarmente lenta a differenza dei tifosi che lo stavano raggiungendo – racconta la guardia giurata il 12 maggio in questura . Tra questi uno di loro particolarmente agile con un piccolo zaino a tracolla di colore beige, con le bretelle color arancione, riusciva a placcarlo ed a farlo cadere a terra”. Il testimone poi racconta che altri tifosi del Napoli li raggiungono e dopo 10-15 secondi gli spari: “Dopo qualche minuto di incertezza (…) hanno trasportato per le braccia e per le gambe una persona ferita, che io ho riconosciuto per il ragazzo che correva con lo zainetto beige”.

Il racconto si scontra con quelli di altri testimoni, fra i quali R. P., che dà una versione opposta: “Quando siamo arrivati a qualche metro da lui (De Santis ndr.) urlandogli di andarsene e di lasciare stare le persone sull’autobus questi ha smesso di fronteggiarci ed ha iniziato a correre verso l’interno della stradina inseguito. Percorsi alcuni metri, quando questi è giunto all’altezza di un vivaio è caduto a terra e improvvisamente si è rialzato girandosi verso di noi puntandoci contro una pistola, facendo fuoco con la stessa ad altezza uomo esplodendo alcuni colpi. In tale contesto ho notato il mio amico che so chiamarsi Ciro che si trovava sulla mia destra che accusava un forte dolore al petto”.

Voci discordanti. Come sono contraddittori alcuni elementi all’interno della perizia stessa del Racis che, comunque, racconta di un’aggressione ai danni di De Santis precedente agli spari che hanno ucciso Ciro. “È più logica e verosimile una ricostruzione – ha detto l’avvocato Angelo Pisani, legale della famiglia Esposito – che vede il De Santis sano ed integro in grado di mirare e sparare”.

Fonte: Repubblica – Francesco Salvatore